Se volete farvi un regalo, bevete un vino irpino.
Questi non sono vini: sono pezzi d’uomo dalla schiena dritta e le spalle forti.
Tralasciando i virtuosismi delle descrizioni tecniche su riportate, ci piace parlare dei vini di questa zona meno nota agli ospiti del Venti, ma immancabile nei nostri scaffali; vini con una grandissima anima, dal carattere deciso e dotati di un sorprendente potenziale di invecchiamento, in barba alle regolette che vogliono i vini bianchi prêt-à-porter, da consumare subito che sennò l’ossidazione mannara si mangia tutta la bottiglia.
Questi sono vini capaci non solo di sfidare il tempo, ma anzi, di farselo alleato per esprimersi al meglio.
Provate ad assaggiare un fiano appena imbottigliato, e confrontatelo con una bottiglia che ha tre o quattro anni sulle spalle: anche al palato più ingenuo non sfuggirà la complessità conferita dagli anni, in barba alla timidezza forse poco espressiva di una bottiglia giovane.
Tutto questo cappello introduttivo (pistolotto, per gli ospiti del Venti), ci serve per presentarvi tre produttori che saranno nostri ospiti il 16 marzo per una degustazione memorabile:
Angelo Muto di Cantine dell’Angelo, maschio alfa dallo sguardo gentile e le mani grandi e forti, presa sicura, risata aperta e un’attitudine alla guida di fuoristrada in terreni fortemente scoscesi come solo i fratelli Duke con la loro Generale Lee sapevano fare, Luigi Sarno titolare di Cantina del Barone, giovane enologo riservato e poco amante della ribalta social, produttore dalla mano precisissima capace di interpretare il fiano con rara eleganza; infine Claudio Panetta de Il Cancelliere da Montemarano, i cui vini rientrano nella categoria “pugno di ferro in guanto di velluto” capaci di dare un significato preciso alla parola cazzìmma.
Insomma, il 16 marzo alle 18:30 vi aspettiamo in enoteca per fare chiacchiere e approfondimenti sui vini irpini che amiamo, con la presenza dei produttori che ci condurranno in assaggi mirati a capire di che tempra sono fatti sia i vini che gli uomini di quelle latitudini.
La prenotazione è obbligatoria, il prezzo è di 20 euro a persona.
Sarà memorabile!