Come allontanarsi dal nozionismo del vino per accostarne il senso: i martedì al Venti

Amici, se siete indecisi su come passare i noiosi martedì autunnali, vi diamo una mano noi.

Abbiamo imbastito delle belle serate per allontanarci dal vino bevendolo. Ci sarà un piccolo tavolo di 12 persone e con noi gli amici Antonio Boco, Matteo Gallello, Gianpaolo Giacobbo, Giampiero Pulcini, Fiorenzo Sartore.
Un altro modo di bere vino è possibile?
Passata l’euforia del primo incontro dal titolo Ragione e Sentimento, quello che delineava i nuovi confini di distanza dal vino delle nozioni, ci siamo annusati e conosciuti meglio; ora siamo pronti per intessere il filo conduttore delle degustazioni che accompagneranno il Venti fino alla fine di dicembre.
Ecco i partecipanti e i temi trattati.

ANTONIO BOCO
Assaggiatore seriale dal volto umano, ama tutti gli alcolici indistintamente ma è ricambiato soprattutto dal vino. Collabora con alcuni importanti editori italiani e scrive di enogastronomia da vent’anni. Nei ritagli di tempo frequenta ristoranti che non può permettersi.

MATTEO GALLELLO
Matteo Gallello è calabrese, classe 1985. Specializzato in Editoria, ha lavorato per un decennio a Porthos ed è tra i fondatori della rivista Verticale. Conduce seminari e corsi sul vino in tutta Italia.

GIAMPIERO PULCINI
Da oltre dieci anni divulgatore indipendente nell’ambito della cultura del vino. Allievo porthosiano. Multidisciplinare nell’approccio e istintivo nelle scelte, convinto che togliere la bottiglia dal piedistallo sia il modo migliore per farsela amica.

FIORENZO SARTORE
Genovese, ha cominciato a usare internez quando non c’era Google, è uno dei cinquanta fondatori di Intravino, scrive qua e là tipo Guida Essenziale ai vini d’Italia di Cernilli, ma soprattutto è un proto wine blogger. Per pagare le tasse gestisce un’enoteca molto independent, nel senso che vende quel che gli va.

GIANPAOLO GIACOBBO
Nato a Bassano del Grappa nel 1967. Seguo il mondo del vino dal 1994 iniziando con i corsi Arci Gola Slow Food. La svolta della mia vita arriva con Porthos nel 2000. Abbandono una scrivania con bilanci e dichiarazioni dei redditi per dedicarmi anima a cuore a questo mondo. Tutto quadra, quindi anche la ragioneria è servita.

E una carrellata sui temi trattati:

04/10
RAGIONE E SENTIMENTO di Giampiero Pulcini
Con quanto istinto e quanta razionalità ci poniamo davanti a un bicchiere di vino? Libera conversazione in sei assaggi, mescolando attenzione e divagazione.

11/10
LA VITALITÀ DEL ROSATO di Giampiero Pulcini
Né rosso né bianco, né carne né pesce: un mezzo vino. I detrattori del rosato trovano buone ragioni nelle scialbe fisionomie di troppi esemplari. Ve ne sono di sorprendenti, tuttavia; insuperabili testimoni di come la dimensione più spensierata e quotidiana di un bicchiere non neghi – anzi esalti – il valore irrinunciabile della varietà.

18/10
L’OMBRA DEL PROSECCO di Gianpaolo Giacobbo
Un nome talmente diffuso da essere spesso utilizzato per indicare qualunque vino frizzante, magari col diminutivo: “un prosecchino”. E invece è un vino sorprendente, che come pochi sa raccontare un territorio bellissimo e una tradizione popolare e affascinante. Ne scopriremo le qualità, la capacità d’invecchiamento e le sfumature nei suoi interpreti più rispettosi.

25/10
CALCE: FENOMENO NATURALE di Antonio Boco
C’è un piccolo villaggio, nel sud della Francia, che sta facendo gridare al miracolo per il livello di suoi vini, realizzati da cantine dalla filosofia “naturale”. Un nuovo cru che sta costringendo i critici ad aggiornare la mappa del vino francese: Calce. 

08/11
IL LAMBRUSCO ARTIGIANALE di Giampiero Pulcini
Unico, inimitabile, insostituibile. Il rosso frizzante per eccellenza, archetipo di una tipologia esclusivamente italiana che in Emilia trova la sua patria d’elezione. Prima che un vino, il Lambrusco è uno stato d’animo: predispone a un consumo gioviale, conviviale, al tempo stesso antico e avveniristico. Una famiglia di vitigni variegata, aristocratica nel saper unire spensieratezza di beva e insospettabili capacità evolutive grazie a vignaioli artigiani profondamente rispettosi

15/11
VINO E ACCIUGHE di Fiorenzo Sartore
Salario deriva da sale. Il sale era una ricchezza, un fatto economico, e ben presto pure le acciughe sotto sale prodotte in Riviera divennero una moneta di scambio, una ricchezza per chi scollinava l’Appennino e, verso il Piemonte, le scambiava. Liguria e Piemonte sono legate anche da questo. Un piccolo viaggio inverso, il pesce che risale verso nord, il vino che si muove verso il mare.

22/11
CIRÒ E IL GAGLIOPPO: UN’ALTRA ARMONIA di Matteo Gallello
Cirò è il contesto vitivinicolo calabrese più rilevante per storia e numeri. Il suo simbolo è il gaglioppo, vitigno finalmente valorizzato da una comunità unita dall’agire insieme, dalla possibilità di confrontarsi e di ottenere davvero il vino del luogo.

29/11
I GIOVANI LEONI DELLO CHAMPAGNE di Antonio Boco
Non solo grandi Maison, lustrini e paillettes. Il mondo dello Champagne è in grande trasformazione, anche grazie a una nuova generazione di giovani vignerons che hanno idee nuove e non temono di mettere in discussioni i dogmi del passato.

06/12
IL FRAPPATO TRA VITTORIA E I MONTI IBLEI di Matteo Gallello
L’areale di Vittoria e dei Monti Iblei è tra i più sorprendenti del Mediterraneo meridionale. Le sue terre, così diversificate, accolgono il raffinato frappato, il cui vino è l’archetipo del “rosso da pasto”. Attraverso sette vini cercheremo di capire il significato di “impronta territoriale”.

13/12
L’UMBRIA BIANCA di Giampiero Pulcini
Rassegna di bianchi umbri schiettamente aderenti alla vocazione espressiva della regione. Una contemporaneità declinata in duttilità gastronomica e originalità espressiva da cui trapela il peso decisivo delle interpretazioni, le più centrate delle quali provengono da produttori scrupolosi, indipendenti dai disciplinari, che attualizzano il buono della tradizione animati da una spinta sperimentatrice mai fine a se stessa. 

20/12
IL VINO MEDITERRANEO di Giampiero Pulcini
Difficile dire, per un vino, cosa significhi mediterraneità: nei suoi esemplari migliori porta in dote una grazia luminosa, attraverso cui la generosità di questi liquidi trattiene un quid aristocratico, originario. Diamanti grezzi levigati dai venti, in cui a farsi ammirare non è la precisione di tratto bensì la profondità di tocco. Ricognizione storico-antropologica sul mare terreno efficacemente definito “liquido amniotico di civiltà”, attorno cui nei secoli è coagulata una nuova idea di mondo.

Vi aspettiamo, diamo un senso a questi martedì grigi: beviamo consapevoli, cogliendo il senso del vino senza girarci intorno!

Costo serata singola 60 euro
Pacchetto 3 serate a scelta 150 euro
Pacchetto 11 serate 500 euro
Dati i pochi posti disponibili verrà privilegiata la vendita dei pacchetti.